domenica 20 ottobre 2013

Leggenda di sangue di Desanka Maksimović Rabrovica

Tra il 18 e il 21 ottobre 1941, nella città di Kragujevac in Serbia, i tedeschi rastrellarono e fucilarono più di 2.700 maschi di età compresa tra i 16 e i 60 anni, come rappresaglia in seguito ad un attacco partigiano contro i militari tedeschi, invasori. Fra i massacrati vi fu una intera generazione di ragazzi presi direttamente dalle scuole: il monumento in ricordo degli scolari uccisi è oggi simbolo della città. Questa atrocità ha ispirato il componimento poetico Krvava bajka (Favola sanguinaria o Leggenda di sangue) di Desanka Maksimović, una conosciutissima poetessa della ex-Jugoslavia.

Monumento: Le ali spezzate a Kragujevac in Serbia.

Krvava Bajca - “Leggenda di sangue” o, più letteralmente, “Una favola sanguinaria”
(Desanka Maksimović Rabrovica, Serbia 16/5/1898 – Belgrado, Serbia 11/2/1993)

 

Avvenne in un paese di contadini
nella Balcania montuosa:
una compagnia di alunni
in un giorno solo morì
di morte gloriosa.

Avevano tutti la stessa età,
scorrevano uguali per tutti
i giorni di scuola, andavano alle cerimonie in compagnia,
li vaccinavano tutti
contro la stessa malattia.
Morirono tutti in una giornata sola.

Avvenne in un paese di contadini
nella Balcania montuosa:
una compagnia di alunni
in un solo giorno morì
di morte gloriosa.

Cinquantacinque minuti
prima che la morte se li portasse via
sedevano sui banchi di scuola
i ragazzi della piccola compagnia,
e con lo stesso compito assillante;
andando a piedi, quanto
impiega un viandante
e così via.

Erano pieni delle stesse cifre
i loro pensieri,
e nei quaderni, dentro la cartella,
giacevano assurdi innumerevoli
i cinque e gli zeri

Stringevano in saccoccia con ardore
una manciata di comuni sogni,
di comuni segreti
patriottici e d'amore.
E ognuno, lieto della propria aurora,
credeva di poter correre molto
tanto ancora
sotto l'azzurro tetto rotondo
fino a risolvere
tutti i compiti di questo mondo.

Avvenne in un paese di contadini
nella Balcania montuosa:
una compagnia di alunni
in un giorno solo morì
di morte gloriosa.

File intere di ragazzi
Si presero per mano
e, dall'ultima ora di scuola,
si avviarono alla fucilazione
calmi, col cuore forte,
come se nulla fosse la morte.
File intere di compagni
salirono nella stessa ora
verso l'eterna dimora.

(testo in italiano della poesia ripreso da qui: http://gemisto.iobloggo.com/cat/desanka-maksimovi263/264562 )

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